Come si usa un wallet per criptovalute nel 2022
In questo articolo ti parleremo di Wallet per criptovalute, delle più diffuse possibilità e come sfruttarle a pieno.
C’è da precisare che con l’aumentare di nuove blockchain, vi è un altrettanto incremento nelle possibili scelte di nuovi wallet.
Andremo quindi a descriverti solo le soluzioni più interessanti.
Oggi i wallet a disposizione sono davvero moltissimi, cominciamo quindi con le distinzioni.
Quali tipi di wallet per criptovalute esistono?
Essenzialmente si possono distinguere 5 tipologie di wallet per crypto: software per PC da poter scaricare, app per smartphone da poter scaricare, estensione del browser, wallet web in cloud e wallet hardware.
Nei wallet per PC possiamo trovare probabilmente la maggior distribuzione di alternative, la quasi totalità delle blockchain infatti fornisce un proprio wallet core ufficiale.
Generalmente questi wallet core includono tutte le funzionalità più avanzate di interazione con la rispettiva blockchain ma limitate ad essa. Dunque wallet funzionanti solo per quella specifica blockchain.
Oltre ai wallet core vi sono poi altri software scaricabili che forniscono invece il supporto a più cryptovalute, detti anche wallet multichain.
Generalmente questi wallet sacrificano molte funzionalità mantenendo le più essenziali ma sono versatili in quanto consentono di gestire in un unico applicativo molte crypto differenti.
Molto simile è il discorso per gli applicativi wallet per smartphone, puoi trovare infatti una vasta gamma di soluzioni, single e multichain come Bread Wallet ma sacrificando sempre le funzionalità più avanzate.
I wallet che si presentano come estensione del browser sono la vera novità perchè si sono diffusi fino a prendersi la fetta più grossa di mercato.
Il più famoso e diffuso è il MetaMask ma non è certo l’unico, la più grande qualità del MetaMask è la sua versatilità, multichain, multi account e si interfaccia perfettamente col web3, l’ultima frontiera di internet e blockchain.
I wallet web gestiti in cloud sono invece ideali per non avere pensieri (a parte l’ansia per gli hacker). Sono facili e offrono le funzionalità essenziali, ti richiedono solo di conserve con cura le credenziali.
Infine i wallet hardware, simili a delle chiavette usb, ormai reclusi in una nicchia di mercato gestita dai più paranoici, con funzionalità minime per gestire per lo più le proprie riserve di denaro il più possibile lontano da internet.
Ma come si usano i wallet?
Ovviamente ogni tipologia di wallet ha le sue peculiarità, non entrerò troppo nello specifico perchè uscirebbe un libro, mi limiterò a descrivere le modalità che sono comuni a tutti i wallet.
La prima cosa da sapere è la modalità con la quale questi wallet sono sicuri, tutti i wallet infatti cifrano i vostri portafogli mediante due stringhe di codici incomprensibili.
Queste due porzioni di testo vengono chiamate Chiave Pubblica e Chiave Privata.
Le chiavi di cifratura
La chiave pubblica, come suggerisce il nome, è di pubblico dominio e per fartela più semplice puoi immaginarla come se fosse il tuo IBAN bancario.
La chiave pubblica infatti è detta anche Address, sul quale puoi richiedere l’invio di denaro.
In contrapposizione alla chiave pubblica vi è infine la chiave privata, una stringa di testo più complessa richiesta dal wallet per decifrare il conto.
La chiave privata è da considerare come fosse una password di accesso.
Molti wallet per rendere più semplice il processo di memorizzazione di questa password composta da caratteri alfanumerici casuali, la associano a 12 o più parole di senso compiuto.
Dunque una volta configurato il tuo nuovo wallet è necessario imparare a inviare e ricevere denaro. Per ricevere denaro abbiamo già visto che è sufficiente comunicare il tuo address (l’iban del conto) alla persona che ti deve pagare.
Per inviare denaro invece devi prima di tutto averne, quindi devi conoscere l’address del conto di destinazione e devi comprendere cosa sono le fee.
Le fee, o commissioni, sono il costo che ti viene richiesto per pagare il servizio di invio di denaro, come in tutti i pagamenti elettronici.
Commissioni? non era tutto gratis?
Non ci sono intermediari bancari, dunque non c’è una struttura centrale che si arricchisce sulle nostre spalle, tuttavia ci sono migliaia di nodi e miner che contribuiscono a fornire il servizio.
I miner sono utenti che supportano la creazione di nuova moneta, per farlo impiegano energia e hardware in cambio di tante piccole quantità di moneta (le fee) che poi potranno spendere per coprire i costi e trarre profitto.
I nodi sono invece semplici copie dell’intera blockchain al fine di distribuirla in modo decentralizzato, per fornire il servizio nel mondo e garantirne l’integrità.
Per la blockchain principale di bitcoin infine è doveroso citare Lightning Network.
La blockchain più grossa, antica e ormai costosa, bitcoin ha costretto tutto il settore crypto ad un salto evolutivo. Per poter continuare ad esistere infatti, bitcoin ha portato allo sviluppo di un network parallelo per i pagamenti. Una sorta di consorzio dove migliaia di pagamenti vengono in un certo senso raggruppati al fine di dividerne le spese.
Essenzialmente Lightning Network ti consente oggi di eseguire micro transazioni su rete bitcoin a costi ridicoli e velocità impressionanti.
Dunque anche una nuova generazione di wallet specifici per Lightning Network.
Se desideri capire meglio il funzionamento dei wallet per cryptovalute, o magari abilitare la tua azienda ai pagamenti in cryptovaluta non esitare a contattarci.